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Sabato, 29 Settembre 2012 07:21

Oltre 120 le aziende italiane con la certificazione “halal”, un mercato di 5 miliardi di euro annui.

 

Prodotti alimentari, bevande, cosmetici, farmaci e strutture di ospitalità come alberghi e ristoranti: in Italia sono 120 le attività commerciali certificate come “halal” che offrono circa 3.000 prodotti che rispettano la cultura islamica.

Proprio gli alberghi e le strutture per vacanza sono le aziende che, negli ultimi tempi, si stanno certificando con più frequenza adottando alcuni accorgimenti che corrispondono alle esigenze di un ospite di religione islamica: dalle camere con indicazione della direzione per la preghiera alla predisposizione di aree riservate per le famiglie, fino all’indicazione di orari per alternare la presenza di uomini e donne in piscina o nella Spa. Oltre, ovviamente, a offrire un menu ad hoc. “Il settore turistico offre grandi opportunità per le strutture che intendono adeguarsi alle richieste della clientela musulmana, fino a qualche tempo fa poco considerata in Italia. 
Per questo, l’intento della nostra authority è quello di costruire con gli operatori dei percorsi certificati per un certo numero di strutture”, ha spiegato Sharif Lorenzini, presidente di Halal Italy, la filiale italiana della Halal International Authority, l’unico ente ufficiale di certificazione di qualità halal in Italia.
“Il mercato nazionale – ha spiegato Lorenzini intervistato da Labitalia – costituito dalla comunità di musulmani, cresce del 10-15% ogni anno ed è arrivato a contare 4 milioni di cittadini compresi gli irregolari, con una forte presenza delle seconde e a volte addirittura delle terze generazioni”. Questa fetta di mercato interno rappresenta un giro d’affari che supera i 5 miliardi di euro all’anno.
Per ottenere la certificazione halal di un prodotto o di un servizio, bisogna garantire come halal tutta la catena del valore coinvolta nella sua produzione, dal produttore al consumatore. La certificazione comprende i sistemi di controllo della qualità e di tutte le fasi di approvvigionamento delle materie prime, dei processi di trasformazione, della logistica interna e di stoccaggio, del trasporto interno ed esterno fino al raggiungimento a destinazione. Riguarda anche gli strumenti finanziari utilizzati e la responsabilità sociale dell’impresa.
(Red.)