Alla iniziativa ha partecipato una Delegazione Ministeriale Indonesiana e dei dirigenti Halal International Autorithy (Hia), in particolare i dirigenti dell’Indonesian Council of Ulama (Mui), Organismo governativo che controlla il mercato Halal in Indonesia e partner di Hia: i sigg. Amidan Shaberah, presidente Mui, Mohammad Ichwan Sam, Segretario Generale Mui, Lukmanul Hakim, Direttore Generale LPPOM MUI, Fahd Alaredh, Membro Comitato Internazionale Shariah di Hia, Sharif Lorenzini, Presidente della filiale italiana di Hia.

“La visita a Bari dell’autorità indonesiana – ha spiegato Antonio Barile, presidente della Camera di Commercio Italo Orientale di Bari -, è servita oltre che a verificare l’opportunità di uniformare i protocolli di certificazione, anche ad evidenziare quali potenzialità sono offerte alle aziende italiane che vogliono attraversare i confini nazionali, approdando ai nuovi mercati emergenti di tradizione islamica utilizzando la certificazione Halal come chiave d’accesso. L’obiettivo della Camera di Commercio Italo Orientale è quello di promuovere sempre più opportunità commerciali alle aziende associate verso i mercati esteri. In questo caso è quello di promuovere opportunità di collaborazione commerciale sia in incoming che in outcoming, non solo direttamente con l’Indonesia, ma anche con altri mercati che apprezzano il made in Italy e l’Italian style”.

Alla conferenza stampa, infatti, era presente in qualità di supervisore il rappresentante della Hia che ha sede a Gedda (Arabia Saudita). “La Camera di Commercio Italo Orientale – prosegue il presidente Barile – con il supporto dell’Hia, e grazie al precedente protocollo d’intesa siglato con Halal Italy sta predisponendo un progetto d’impresa che vedrà proprio le aziende certificate quali protagoniste attive in Indonesia e sugli altri mercati del mondo islamico.

Il fine è di utilizzare il know how in possesso della Camera di Commercio Italo Orientale per valorizzare e promuovere il territorio, sostenere le imprese italiane che si spingono all’estero, affinché possa esserne salvaguardata e conservata l’autenticità ed il senso d’appartenenza. Sono previste le creazioni di linee in filiera di ristorazione con annessi punti vendita”.

La certificazione Halal garantisce i principi di tracciabilità, salubrità, sicurezza e legalità, fondamentali per il consumatore musulmano e per qualsiasi altro consumatore.

Tanto che è in crescita l’acquisto di prodotti certificati da consumatori, non necessariamente di fede islamica, proprio per le garanzie associate al prodotto. L’attenzione della certificazione non si concentra solo sull’agro-alimentare, ma anche su settori come quello chimico e farmaceutico, cosmetico, turistico, edile, dei trasporti e della grande distribuzione, tutti presenti sul nostro territorio.

Molte le opportunità che potranno essere offerte alle strutture ricettive che attraverso l’attestazione rilasciata da Halal, avranno così modo di riferirsi ad un target di clientela che può sicuramente contribuire allo sviluppo non solo delle aziende, ma dell’intera filiera. Presto saranno enunciati i programmi per la creazione di un catalogo di offerta di prodotti che richiameranno l’interesse di una grande percentuale di cittadini stranieri.