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Mercoledì, 06 Luglio 2011 08:12

Halal Italy club, un ponte tra multiculturalismo e distretti territoriali

C’è attesa per l’appuntamento che martedì  5 luglio vedrà a Roma, presso la sede dell’ Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Piazza Fontana di Trevi, 86),  la presentazione ufficiale della prima piattaforma informale di comunicazione dedicata alle aziende dell’agroalimentare italiano che producono con il metodo Halal, dimostrando così attenzione verso il mondo islamico.

Parteciperanno all’incontro il segretario generale dell’Aiccre nazionale Vincenzo Menna, il presidente dell’AITEF (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie) Peppino Abbati e Sharif Lorenzini, presidente di Halal Italy la filiale della Halal International Authority (HIA) universalmente riconosciuta come organismo internazionale per la certificazione, l’accreditamento, la garanzia e la tutela del mercato Halal.
Ad essere sottolineate le potenzialità di questo nuovo strumento messo appunto da consulenti, aziende, buyer e centri di ricerca, proprio per la promozione nel mondo delle imprese italiane, di qualunque settore merceologico, certificate Halal.

La mission della Halal Italy Club (HIC) è orientata infatti non solo nel creare le premesse di sviluppo per quelle aziende che hanno conseguito la certificazione, ma anche nella creazione di circuiti enogastronomici e turistici in Italia attraverso la realizzazione di percorsi e programmi volti ad assecondare le esigenze di tutti quei consumatori che per motivi religiosi o di educazione alimentare, si rivolgono esclusivamente a questo tipo di produzioni.

La necessità di operare in questa direzione nasce dall’enorme potenzialità del mercato Halal che con una media di circa il  20% di crescita annua, può contare su un giro d’affari di oltre tremila miliardi di euro di fatturato annuo nel mondo. Cifre destinate costantemente ad aumentare grazie anche all’espansione della clientela internazionale dedicata che oggi conta  più di 2 miliardi di musulmani e di circa 1 miliardo di altre persone propense a utilizzare merci e servizi di tutti i settori produttivi esistenti: dalla cosmesi all’agroalimentare, dal turismo ai servizi bancari e d’investimento e quant’altro, purché certificati Halal.

Da qui la necessità quindi di incentivare processi di internazionalizzazione che prevedano il coinvolgimento di personale adeguato e preparato a sostenere un approccio di international marketing rivolto a un’utenza culturalmente differente, senza aggravio di costi per le aziende. Questo l’obiettivo di Halal Italy Authotity (HIA) che con questa iniziativa, tesa a  promuovere un modo nuovo di fare impresa, complementare ed integrativo a quello tradizionale, intende sostenere non solo il meglio del Made in Italy nel mondo, ma anche le economie di tutte quelle realtà nostrane dove queste produzioni hanno origine e prendono forma.