Media

Mercoledì, 06 Luglio 2011 08:28

Il mercato halal seduce l'Occidente: in Italia un giro d'affari da 5 miliardi di dollari l'anno

Muove un giro d'affari che vale, solo in Italia, 5 miliardi di dollari l'anno, 9 in tutta Europa: il mercato "halal" - i prodotti che per origine, lavorazione e tracciabilità sono considerati leciti dai musulmani - è diventato con il passare del tempo un business imponente che fa gola a molti. Anche perché quei 5/9 miliardi potranno crescere rapidamente nei prossimi anni, se si tiene conto che l'halal vale oltre 3mila miliardi di consumo globale, con un tasso di crescita del 20% l'anno, e che l'immigrazione di religione musulmana sta portando sempre nuovi consumatori in Europa e in Italia.

Il mercato "halal" conquista l'Occidente Halal in Occidente si riferisce principalmente al cibo preparato in modo accettabile per la legge islamica. In arabo, invece, il termine include tutto ciò che è permesso secondo l'Islam, in contrasto a ciò che è "haram", proibito. Il concetto comprende quindi il comportamento, il modo di parlare, l'abbigliamento, la condotta e le norme in materia di alimentazione. Molto più, dunque, delle macellerie islamiche.

Il via alla certificazione "doc"
In Italia, si muove dalla Puglia Halal Italy, la filiale italiana della Halal International Autority (HIA), organismo internazionale con sede in Arabia Saudita per la certificazione, l'accreditamento, la garanzia e la tutela del mercato halal. Solo pochi giorni fa è stato siglato un protocollo d'intesa con l'obiettivo di incrementare le esportazioni delle imprese italiane del settore verso l'Oriente. E oggi sono state presentate le potenzialità di Halal Italy club (HIC), la piattaforma informale di comunicazione alla quale aderiscono consulenti, aziende, buyer e centri di ricerca, che promuovono nel mondo le imprese italiane, di qualunque settore merceologico, purché certificate "halal Italy". Ci si prepara così a creare le premesse di sviluppo per le aziende che conseguiranno la certificazione.