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Mercoledì, 06 Luglio 2011 08:28

Mille Musulmani a Bari hanno celebrato la “Festa del Sacrificio”

Alessandro è appena maggiorenne e arriva da Lecce. Da pochi giorni ha deciso di abbracciare la fede islamica, ma non è il solo italiano. Anche Valter Souliman Di Nunzio, barese, ha fatto lo stesso e dice di aver trovato una fede semplice ma retta.

Alessandro e Vito sono solo due dei circa 1000 musulmani delle nazionalità più disparate, che ieri nel Centro di cultura Islamica di Bari hanno celebrato la Festa del Sacrificio, l

a più importante ricorrenza religiosa islamica che coincide con la fine del Pellegrinaggio alla Mecca. Una festa che ricorda il gesto estremo che fu chiesto ad Abramo, fermato da un Angelo mentre era pronto a sacrificare suo figlio a Dio, e che al tempo stesso dunque testimonia la completa sottomissione ad Allah e la sua grande misericordia. In questo giorno, in cui come fece alla fine Abramo vengono sacrificati degli animali, i musulmani dopo la preghiera collettiva trascorrono una giornata di giubilo in cui è addirittura vietato astenersi dal cibo. E, anche se un po’ di nostalgia per il Paese d’origine c’è sempre, la numerosa comunità islamica barese sembra aver superato le difficoltà.
Le divisioni che spesso si vedono altrove non sembrano appartenere alla comunità barese. Il merito va anche all’Imam, sheikh Abdurrahman che non più tardi di ieri ha avviato per esempio una raccolta di fondi per inviare nel suo Paese il cadavere di un cittadino del Bangladesh che da 50 giorni si trova nell’obitorio del Policlinico.