In particolare, all’iniziativa hanno preso parte: Mohamed Elkafrawy, socio fondatore e direttore generale di Halal International Authority, nonché uno degli amministratori e rappresentante legale e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Authority; Basma Farrag, anche lei socio fondatore, Responsabile Dipartimento Affari Internazionali e uno dei responsabili della Divisione Finanza di HIA.

Nel corso dei vari incontri tecnici è stato, dunque, annunciato e disposto, in primis, il riconoscimento reciproco esclusivo tra i membri del WHFC. Dunque, gli Enti certificatori Halal, membri del concilio, saranno tenuti a riconoscersi reciprocamente e quindi ad accettare (ritenendoli validi) i certificati di conformità rilasciati unicamente dagli stessi. Pertanto, i certificati rilasciati dagli Enti non riconosciuti non potranno fare parte del circuito autentico del mercato Halal Globale rappresentato e supervisionato dai membri del WHFC.

Inoltre, nell’ambito dello stesso evento è stato costituito un Comitato interno al WHFC del quale fa parte anche HIA che avrà il compito di approfondire e monitorare gli sviluppi nell’ambito dell'accordo firmato tra ESMA (Emirates Authority for Standardization & Metrology), l'Autorità di Standardizzazione degli Emirati Arabi e Accredia, l'Ente Italiano di Accreditamento. Accordo che concede ad Accredia la possibilità di accreditare gli Enti certificatori Halal per il controllo dei prodotti destinati a Dubai.

Infine, l’iniziativa è stata occasione per analizzare e focalizzare l’attenzione sulle nuove sfide che il mercato Halal continua ad offrire. Attualmente il mercato Halal globale viene stimato in circa 3100 miliardi di euro ed è in crescita dal 15% all’anno. La sola componente del food è quantificata oltre 590miliardi di euro. I consumi di cibo hanno una crescita media, nei Paesi del Golfo Arabico, che è di circa il 10% annuo, ad eccezione dell’Arabia Saudita i cui consumi crescono addirittura al ritmo del 40% annuo.