La finanza islamica rappresenta un fenomeno in crescita nei paesi a matrice musulmana, in molti è l'unico sistema finanziario presente, in altri si pone come valida alternativa alla finanza convenzionale di stampo anglosassone e, in Europa, si sta affermando con esperienze positive in UK, Germania e Svizzera.
L'Italia era partita bene nel 2007 con la firma di un memorandum d’intenti tra l'Abi, l’associazione bancaria italiana e l'Ubae, la lega delle banche arabe per aumentare i flussi informativi e relazionali, ma da quella data a oggi poco e nulla è stato fatto nel panorama italiano.
“Rappresento la quarta generazione della storica famiglia Mucci, produttrice di confetti ad Andria da oltre 100 anni. Il nostro obiettivo è quello di essere presenti nei mercati internazionali, quindi di superare confini italiani e di presentare un prodotto ai Paesi islamici. La partecipazione a questo corso ha l’obiettivo, attraverso l’attestato che abbiamo ricevuto, di riuscire a garantire il consumo dei nostri prodotti (con ingredienti halal) anche nei Paesi musulmani, dando l’opportunità ai consumatori di far gustare gli oltre 200 prodotti della nostra storica azienda”.
Commenta così Cristian Mucci, referente dell’omonima azienda la partecipazione al corso intensivo promosso ed organizzato da Halal International Authority il 28 e 29 maggio scorsi a Bari.
“Questo progetto si ispira di fatto ad un modello economico che per eccellenza rappresenta Dubai, un piccolissimo paese che si è costruito, a differenza di tutte le altre città del Golfo Arabico non sull’economia petrolifera (quest’ultima infatti rappresenta soltanto il 20%) ma sulla caratteristica di essere un vero e proprio hub che genera l’80% del sistema economico grazie al mondo Halal. Dunque, la regione Marche ha tutte le carte in regola, grazie all’Halal Free Trade Zone, a diventare una Dubai 2 con grandi progetti di crescita per l’Italia”.
Per mondo arabo si intende far riferimento ai 22 Stati membri della Lega degli Stati Arabi; per paesi arabi si intendono quelli accomunati dalla lingua ufficiale, appunto l'arabo.
I paesi arabi non rappresentano in toto il mondo musulmano, dal momento che alcuni paesi e territori arabi vedono la presenza di minoranze cristiane o di altre religioni.